











MuEt
progetto: RECUPERO E RIUSO DELLA "CA DEL BOGA" CONVERTITA IN MUSEO ETNOGRAFICO ARTI E MESTIERI DELLA GENTE DI MONTAGNA
data: 2021 - 2023
luogo: Niardo
stato: concluso



















Il Comune di Niardo ha ricevuto una ricca e variegata collezione di beni demo-etnoantropologici, raccolta e curata da Franco Chini. Questa collezione, composta principalmente da strumenti della cultura contadina dei secoli XIX e XX, si estende anche al mondo industriale e post-industriale. Parte significativa della raccolta proviene dalla storica attività artigianale dei fabbri Taboni di Niardo (detti Frer), radicata nel XIX secolo.
Concetto del Progetto
Il fulcro concettuale della proposta è permettere agli oggetti di raccontare la propria storia in modo autobiografico, rivolgendosi direttamente ai visitatori. L'idea principale è combinare uno studio rigoroso dei beni con la narrazione dei prodotti artigianali della cultura contadina delle Alpi, nella sua declinazione camuna. Questo approccio valorizza gli oggetti attraverso un'esposizione permanente della collezione di Franco Chini.
Collocazione e Obiettivi
Il fabbricato oggetto dell'intervento è situato nel complesso denominato "Casa del Beato Innocenzo", nel centro storico del Comune di Niardo. Lo stabile, sviluppato su tre piani fuori terra, necessita di ristrutturazione a causa della vetustà e del mancato utilizzo. Si propone quindi la creazione di una "Casa Museo", arricchendo il complesso della "Casa del Beato Innocenzo" e trasformandolo in un Centro Culturale.
Il Museo: MuEt
Il MuEt, Museo Etnografico delle Arti e Mestieri della Gente di Montagna, ha l'obiettivo di raccogliere, conservare e valorizzare le testimonianze etnoantropologiche della terra camuna. Questa valle, ricca di tradizioni popolari, ha sostenuto e sviluppato la sua gente attraverso spirito e sacrificio. Lo spazio espositivo si propone come un centro vivo per la ricerca e la conoscenza della cultura locale, cogliendo vari aspetti delle tradizioni popolari, tra cui simbolismo, società, lavoro, ritualità e arte, conservandoli per le generazioni future.
Finalità e Missione
Il museo si propone di raccogliere, ordinare e studiare materiali riferiti alla storia, economia, dialetti, folklore, costumi e usi della gente camuna. Promuove la diffusione e la conoscenza di queste tradizioni attraverso uno spazio dedicato, aperto al pubblico e destinato alle future generazioni.
Percorso Espositivo
L'esposizione permanente è concepita come un percorso rituale che rappresenta transizione, soglia, trasformazione e ritorno, Questi concetti sono interpretati attraverso l'allestimento della mostra, creando uno scenario coerente per i visitatori. Il percorso inizia con la citazione di Alessandro Manzoni: "Non sempre ciò che vien dopo è progresso". Questa frase introduce gli oggetti esposti, che segnano il legame e la discontinuità tra passato e presente, aiutando i visitatori a comprendere l'ambiente e la quotidianità del territorio.
Dettagli Progettuali
Il progetto si articola in due sezioni principali, ognuna con un'atmosfera spaziale individuale per valorizzare gli oggetti. L'allestimento è composto da tre materiali principali: legno, acciaio e pietra, che rappresentano le materie tradizionali e protagoniste dell'esposizione. Questi materiali formano tre tipologie espositive: il basamento, la rete e la parete, con l'obiettivo di uniformare e valorizzare l'ambiente circostante agli oggetti. L'illuminazione artificiale esalta il tema dell'esposizione e conferisce agli oggetti una sacralità unica.
Conclusione
Il progetto della Casa Museo del Comune di Niardo rappresenta un'opportunità unica per valorizzare e conservare le testimonianze culturali della terra camuna. Attraverso un'esposizione permanente e un allestimento studiato nei minimi dettagli, il MuEt non solo preserva il patrimonio storico e artigianale locale, ma lo rende accessibile e vivo per i visitatori di oggi e di domani. Questo spazio diventa così un ponte tra passato e presente, un luogo dove le storie e le tradizioni della comunità camuna possono continuare a essere raccontate, studiate e apprezzate. La "Casa del Beato Innocenzo" si trasforma quindi in un vero e proprio Centro Culturale, arricchendo il tessuto sociale e culturale di Niardo e offrendo un importante contributo alla conoscenza e alla valorizzazione della cultura alpina.

PROSPETTO PRINCIPALE

SEZIONE TRASVERSALE

SEZIONE LONGITUDINALE

PIANTA PIANO TERRA

